green it la rivoluzione dei meeting virtuali


Dalle videoconferenze e dalla loro evoluzione, le telepresenze, si attende un grande contributo alla battaglia per il clima e per l’ambiente. Le tecnologie delle videocomunicazione sono sempre più utilizzate soprattutto dalle grandi multinazionali, non solo per sensibilità ambientale, ma anche perché consentono di alleggerire (e non poco) i loro bilanci annuali.

Benefici economici e ambientali di queste nuove soluzioni IT per la comunicazione aziendale sono stati calcolati dal rapporto “The Telepresence Revolution” condotto dalla società di analisi Verdantix per conto del Carbon Disclosure Project (CDP), un’organizzazione non-profit che favorisce l’implementazione di soluzioni green nelle grandi aziende, e sponsorizzato dal gigante delle telecomunicazioni AT&T.

Secondo l’indagine, condotta su grandi compagnie come Accenture, Aviva, EMC e Microsoft e in generale multinazionali con ricavi superiori a 1 miliardo di dollari, se le big corporation allestissero solo quattro stanze per telepresenze (una tecnologia che consente un maggiore livello di interazione con gli interlocutori che intervengono alla videoconferenza amplificando il concetto di ‘presenza virtuale’), potrebbero evitare 900 viaggi d’affari nel primo anno d’implementazione, ottenendo un taglio delle emissioni di 2.271 tonnellate in cinque anni.

In generale – conclude lo studio – se queste tecnologie fossero adottate su vasta scala dalle multinazionali negli Stati Uniti e in Gran Bretagna si potrebbe evitare l’immissione in atmosfera di 5,5 milioni di tonnellate di CO2 e ottenere.

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