Green IT, Google è la più “cool”


Cool IT Leaderboard

Sono Google, Cisco ed Ericsson a occupare le prime tre piazze della speciale classifica realizzata da Greenpeace Cool IT che rivela come i colossi dell’information technology aiutano il clima. La quinta edizione valuta gli sforzi compiuti da 21 aziende secondo 3 parametri: politiche di approvvigionamento energetico e di efficienza;  disponibilità ad assumere impegni e sviluppare soluzioni per ridurre l’impronta energetica; impegno nella promozione delle fonti pulite.

A restare fuori dalla graduatoria sono Facebook ed Apple per il loro scarso impegno. La rapida crescita delle infrastrutture per le telecomunicazioni e dei data center sta causando un forte incremento nella richiesta di energia, spesso soddisfatta da fonti “sporche” come carbone e diesel. In particolare, l’energia usata per i data center di operatori come Facebook, Apple, Microsoft, IBM e altri, già oggi copre il 2% per cento della domanda di energia elettrica Usa, con una prospettiva di incremento annuo del 12% per cento o più nel prossimo futuro. Attraverso il monitoraggio delle sue performance ambientali e climatiche, Greenpeace punta a sensibilizzare l’industria IT affinché utilizzi il suo potenziale d’innovazione e il suo know-how tecnologico per dare avvio a una vera rivoluzione energetica. Secondo Andrea Boraschi, responsabile della campagna ‘Energia e clima’ di Greenpeace Italia, “I colossi delle nuove tecnologie hanno le potenzialità per cambiare i modi di produzione e utilizzo dell’energia. La nostra ricerca premia Google per la coerenza dei suoi investimenti con le linee di sviluppo sostenibile che l’azienda rivendica: stanno investendo davvero in energie rinnovabili”.

Il colosso di Mountain View si è distinto per il suo impegno in difesa del clima grazie a iniziative a favore dell’energia pulita negli States e in Europa per l’innalzamento dei target sulla riduzione dei gas serra dal 20% al 30% al 2020 rispetto ai livelli del 1990. Cisco e Dell si sono invece distinte per essere riuscite a rifornire, a livello globale, ciascuna delle loro infrastrutture con almeno il 20% di energia da fonti rinnovabili. L’azienda giapponese di telecomunicazioni Softbank si è posta come esempio virtuoso di leadership ambientale sostenendo l’immediato abbandono dell’energia nucleare e l’uso di fonti pulite e sicure nel dibattito successivo alla tragedia della centrale giapponese di Fukushima, seguita allo tsunami che ha devastato il Giappone Nord-Occidentale ormai un anno fa. In fondo alla classifica si collocano invece NEC, Telefonica e TCS con scarse performance nello sviluppo di soluzioni tecnologiche ed energetiche non impattanti sul clima, nell’abbattimento di emissioni di gas serra, nella disponibilità a sostenere pubblicamente l’energia pulita. Oracle ha ricevuto il punteggio più basso per non essere stata in grado di comunicare in maniera trasparente riguardo le sue politiche di approvvigionamento energetico.

Non classificati Apple e Facebook, ma per ragioni molto differenti. Il gigante di Cupertino,  nonostante profitti record ed enorme disponibilità di fondi da investire, non ha mostrato alcuna sensibilità nel settore energetico né ha deciso di sfruttare opportunità e soluzioni già adottate da alcune aziende concorrenti. In futuro, però, le cose potrebbero cambiare: un segnale importante è la decisione di alimentare con l’energia prodotta da un campo fotovoltaico la gigantesca server farm da realizzare a Maiden per la gestione di servizi come iTunes e iCloud. Facebook, invece, non era inclusa nella precedente classifica per ragioni analoghe ma, dopo la campagna di Greenpeace Unfriend Coal, ha cambiato radicalmente le sue politiche impegnandosi in difesa del clima. Per questo, il colosso dei social network verrà incluso nella prossima edizione Cool IT.

Ecco la classifica completa:

  1. Google: 53 punti
  2. Cisco: 49 punti
  3. Ericsson: 48 punti
  4. Fujitsu: 48 punti
  5. Vodafone: 45 punti
  6. Alcatel-Lucent: 40 punti
  7. Sharp: 38 punti
  8. Softbank: 38 punti
  9. IBM: 35 punti
  10. HP: 34 punti
  11. Wipro: 33 punti
  12. Dell: 29 punti
  13. Microsoft: 25 punti
  14. SAP: 23 punti
  15. AT&T: 22 punti
  16. HCL: 21 punti
  17. NTT: 19 punti
  18. NEC: 15 punti
  19. Telefónica: 11 punti
  20. TCS: 11 punti
  21. Oracle: 10 punti