Aspirapolvere dalla plastica degli oceani


Negli oceani galleggiano gigantesche isole di frammenti plastica accumulati lì a miliardi dalle correnti tanto da formare vere e proprie discariche galleggianti formate da tonnellate e tonnellate di rifiuti. Celebre è la “Pacific Garbage patch”, un’area pressappoco grande quanto il Texas (secondo le stime più prudenti) nel nord del Pacifico, ma di recente ne è stata scoperta una anche nell’Atlantico al largo delle coste di Miami.

Questi monumenti alla vergogna del genere umano, possono però essere riscattati e trasformati in un’opportunità. È quello almeno che vuole dimostrare Electrolux. Con il lancio della campagna “Vac from the Sea”, la compagnia svedese si è impegnata a raccogliere i rifiuti di plastica che galleggiano negli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano, oltre che nei mari europei, e utilizzarli per la produzione di aspirapolvere.

“Ci sono isole di plastica, alcune grandi diverse volte il Texas, che galleggiano nei nostri oceani. Eppure, sulla terraferma fatichiamo ad avere abbastanza plastica riciclata per soddisfare le richiesta per produrre aspirapolvere sostenibili”, spiega Cecilia Nord, vicepresidente di Electrolux.

I ‘Vac from the Sea’ non saranno destinati alla vendita, almeno per il momento. Electrolux ha infatti spiegato che gli aspirapolvere avranno uno scopo per lo più educativo: serviranno, in pratica, a portare all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dell’inquinamento da rifiuti di plastica e della scarsità di plastica riciclata, necessaria per la produzione di elettrodomestici sostenibili.

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